Eva Lootz. Se vuoi ancora vedere qualcosa...

Dall'8 maggio al 21 luglio la Sala Alcalá 31 della Comunità di Madrid ospita una mostra dell'artista visiva Eva Lootz in cui approfondisce le sue riflessioni sulla risonanza, la luce e i limiti della percezione.

Curata da Claudia Rodríguez-Ponga Linares, l'esposizione presenta un'installazione in cui è possibile vedere come alcuni minerali e sostanze entrino in risonanza con la luce ultravioletta, oltre a una serie di circa 1.000 disegni.

Questo progetto propone un saggio del fenomeno della risonanza e della scomparsa del mondo come lo conoscevamo. Un momento in cui diventa necessario ripensare la materia e il nostro rapporto con essa, mettendo in discussione i dualismi tipici della modernità occidentale.  
Al primo piano del locale vengono mostrati al pubblico circa 1.000 disegni, esponendo il pensiero dell'artista e informando e supportando l'installazione al piano terra, sotto forma di una “rete filosofica” che fonde sociologia, antropologia e filosofia.

Eva Lootz, artista visiva austriaca stabilitasi in Spagna dal 1967, è stata insignita del Premio Nacional de Artes Plásticas nel 1994, del Premio Tomás Francisco Prieto de la Real Casa de la Moneda nel 2009, del Premio MAV de Mujeres en las Artes Visuales nel 2010, del premio de la Fundación Arte y Mecenazgo nel 2013 e, infine, del Premio de Cultura nella categoria Arti Plastiche assegnato dalla Comunità di Madrid nel 2023.

Tra le sue mostre ricordiamo La canción de la tierra (Tabacalera, Madrid 2016), Cut Through the Fog (CGAC Santiago de Compostela, 2016) ed El reverso de los monumentos y la agonía de las lenguas presso il Museo Patio Herreriano.